La nespola va definita più esattamente “nespola del Giappone” per distinguerla dal frutto del nespolo, scarsamente conosciuto ed utilizzato.
In Italia, la pianta viene coltivata soprattutto nel Meridione e nelle terre dove crescono gli agrumi e l’ulivo.
Le varietà sono diverse: per denominazione geografica, giapponese, americana, italiana; per periodo di maturazione, precoce, media e tardiva; infine per gusto, vanigliata e normale.
Il frutto è caratterizzato da un intenso colore giallo e presenta 3-4 noccioli neri, lucidi e duri al suo interno.
È un frutto molto ricco di tannini che, oltre ad avere proprietà antiossidanti e astringenti a livello intestinale. Con la piena maturazione i tannini si trasformano in sostanze diverse e la nespola acquista proprietà leggermente lassative. Il frutto è anche ben dotato di acidi organici che, in parte, con la maturazione si trasformano in zuccheri, di vitamine, soprattutto betacarotene, di flavonoidi e altri pigmenti vegetali ad azione antiossidante.
La ricchezza di potassio, e la presenza di diversi tipi di caroteni, fa della nespola un frutto indicato per chi svolge attività fisica prolungata soprattutto in questo periodo quando si affrontano i primi caldi di stagione.
Come sceglierle e consumarle
• Le nespole migliori sono quelle con la buccia dal colore più carico, senza ammaccature o macchie. I frutti di qualità si riconoscono se le estremità non sono secche e la buccia ha un marcato odore fiorito.
• Si conservano facilmente ma temono molto la luce. Nel frigorifero si conservano fino a 4-5 giorni.
• La varietà germanica deve essere acquistata quando la polpa è verde e lasciata in un ambiente fresco finché non diventa soffice e marrone.
• La giapponese deve essere acquistata già matura e consumata entro 2-3 giorni.
Ora scopriamo come gustare questi frutti in cinque golosi dolci, dai biscotti alla tarte tatin.