Lo coltivo da me
Frutti di bosco sul balcone: consigli per coltivarli in vaso

frutti di bosco sul balcone

Lamponi, mirtilli, ribes: i frutti di bosco sul balcone sono il modo più semplice per far entrare in città la natura selvaggia. Non sono molto ingombranti e nemmeno difficili da coltivare. E vi daranno tanti spunti per ricette colorate a tutta salute

Sono belli, golosi, a misura di balcone, perché si tratta quasi sempre di arbusti o cespuglietti che possono trovare facilmente una collocazione ad hoc nel nostro spazio outdoor. Parliamo dei frutti di bosco, da quelli tradizionali ai nuovi incroci alle varietà super salutiste come il cranberry. Un po’ di mirtilli per la macedonia? Andate in terrazzo e raccoglietene una ciotola. Appena colti sono ancora più buoni e succosi delle vaschette che trovate al supermercato, anche perché li abbiamo visti nascere e crescere.

Ecco i più interessanti: scegliete la specie che vi mette l’acquolina in bocca e cominciate a sperimentare.

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Lampone: ideale in collina

Lamponi

È probabilmente il più facile in assoluto, perché è una specie molto resistente e se azzeccate la posizione giusta diventa anche invasivo. È un arbusto rampicante dalle belle foglie verde chiaro, che cresce velocemente fino a circa 2 metri. Ha un unico vero difetto, le spine, ma basta un po’ d’attenzione, come si fa con le rose. Quando lo comprate verificate che sia rifiorente così produrrà frutti per tutta la bella stagione, a partire da giugno.

Contenitore: in un vaso con un diametro di 30 centimetri ci stanno due piante.

Posizione: il luogo ideale è un posto al sole in collina, perché non ama il gran caldo. Si adatta anche alla pianura, ma solo se in mezz’ombra.

Terreno: in vaso usate del terriccio universale di buona qualità, misto a pomice. Se lo piantate in giardino lavorate molto bene il terreno e alleggeritelo con del compost.

Acqua: non deve mancare, ma per evitare le muffe bagnate solo il terreno
e mai le foglie.

Fa molto bene ai capillari e al microcircolo in generale, grazie alla presenza dell’acido ellagico e della rutina, due potenti antiossidanti.

Loganberry: un po' mora un po' lampone

Loganberry

Se siete alla ricerca di qualcosa di particolare scegliete il Loganberry. È nato alla fine dell’800 dall’incrocio fra una mora e un lampone, grazie agli esperimenti di mister Logan, un avvocato californiano amante del giardinaggio. I frutti, a metà tra il rosso e il viola, maturano da fine primavera e hanno un sapore simile alla mora, ma con la succosità del lampone. È un cespuglio vigoroso che può ricoprire un’intera parete. In vaso ovviamente rimane di dimensioni più contenute ed è più facile da gestire.

Contenitore: il vaso deve essere grande almeno 40 centimetri.

Posizione: vuole un angolo soleggiato, ma al riparo dai venti.

Terreno: ben drenato e ben concimato con un fertilizzante naturale, se possibile un mix di letame in polvere e compost vegetale.

Acqua: se lo coltivate in vaso in piena estate va bagnato tutti i giorni.

Ricco di antiossidanti che riducono lo stress ossidativo, le infiammazioni e rallentano i processi d’invecchiamento.

Ribes nigrum: si adatta anche al freddo

Ribes nigrum

Il Ribes nigrum è un arbusto vigoroso e resistente al freddo, alto fino a un metro e mezzo. I fiorellini bianco verdi non sono vistosi, ma i grappoli di bacche scure che maturano da fine agosto a settembre sono lucidi e belli. Un bel cespuglio può produrne fino a 2 chili.

Contenitore: scegliete un vaso di almeno 30 centimetri di diametro.

Posizione: soleggiato in giardino e a mezz’ombra. Se lo mettete in balcone deve essere esposto a sud.

Terreno: preferisce le terre acide, ma si adatta a tutto. In vaso, l’ideale è un terriccio per ortensie. All’inizio della primavera si concima con stallatico e poi fertilizzante liquido per piante da frutto ogni tre settimane fino alla fine dell’estate.

Acqua: lasciate il terreno un pochino umido. Create una conca alla base della pianta dove l’acqua possa confluire.

Un rimedio naturale contro tutte le infiammazioni, utile anche per attenuare i sintomi delle allergie stagionali.

Mirtillo rosso: molto trendy tra le star

Mirtillo rosso

Se vi piace il gusto acidulo amerete il mirtillo rosso, o cranberry, un piccolo arbusto molto decorativo, alto circa 25 centimetri, che a tarda primavera si riempie di fiorellini rosa. Se lo piantate in piena terra può tappezzare un’intera aiuola, ma essendo piccolo cresce bene anche in vaso. I frutti maturano a fine estate e all’inizio dell’autunno. Vi accorgerete che sono pronti dal colore rosso acceso.

Contenitore: basta un vaso da 30 centimetri.

Posizione: scegliete una zona ombreggiata ma luminosa, oppure a mezz’ombra.

Terreno: in vaso usate un terriccio per acidofile. In giardino, se avete un terreno argilloso, arricchitelo con torba, humus e sabbia, fino a renderlo molto sciolto
e leggero.

Acqua: fate in modo che abbia acqua costante, specie quando fa caldo.

È ricchissimo di vitamina C ed è molto utilizzato, anche sotto forma di integratore, nella cura e nella prevenzione delle cistiti.

Mirtillo nero: american big size

Mirtillo nero

Il più diffuso nei vivai è il mirtillo gigante americano, che ha bacche grandi ed è molto produttivo. È un cespuglio più grande di quello europeo e tende ad allargarsi. I frutti maturano gradualmente dalla fine della primavera e quindi per parecchie settimane avrete materia prima per buonissime macedonie e piatti salati. Si coglie quando è diventato tutto blu, peduncolo compreso.

Contenitore: serve un vaso di 30 cm di diametro.

Posizione: ha bisogno di circa 6 ore di sole al giorno. Ne esistono diverse varietà quasi tutte prediligono i climi freschi, ma alcune si adattano anche al caldo. Chiedete al vivaista.

Terreno: deve essere tassativamente acido. Quindi in vaso usate il terriccio specifico per acidofile. Se il terreno del giardino è molto calcareo scavate una buca più grande del vaso e fate in modo che la zolla sia circondata da terriccio per acidofile. Concimatelo con humus e stallatico. Una volta l’anno aggiungete un nutrimento specifico per acidofile.

Acqua: ha radici superficiali quindi teme la siccità, meglio non lasciare asciugare troppo il terreno.

È utile per prevenire le infezioni all’apparato urinario, mantiene in salute il cuore e aiuta a migliorare la vista.

Avete mai pensato al mirto?

Dopotutto anche lui è un frutto di bosco, e cresce bene in vaso. Chi vive dove fa freddo può ritirarlo in appartamento in inverno. Oltre che per fare il liquore, le sue bacche sono ottime anche per produrre marmellate e le foglie insaporiscono vari piatti; si prestano a creare un originale pesto e ad aromatizzare l’olio. I tenerissimi fiorellini bianchi che sbocciano in estate lo rendono estremamente decorativo. Le bacche scure sono belle da vedere e rimangono sul ramo fino a inverno inoltrato. Ha bisogno di sole e di 3-4 innaffiature alla settimana in estate. Quasi niente acqua, invece, in inverno perché la sua attività rallenta e si rischia un ristagno idrico che può far marcire le radici.

 

Frutti di bosco sul balcone: consigli per coltivarli in vaso - Ultima modifica: 2024-05-16T12:26:54+02:00 da Sabina Tavolieri

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