I ricercatori dell’University of California – si legge in un comunicato stampa di Federbio - dall’analisi di oltre 74.000 rating di vini di diverse vendemmie, varietà e regioni di produzione pubblicati da the Wine Advocate, Wine Enthusiast e Wine Spectator, hanno rilevato che i vini biologici segnano in media 4,1 punti in più (su 100) rispetto ai loro omologhi non biologici: “I nostri risultati indicano che la certificazione biologica è associata ad un incremento delle valutazione di qualità statisticamente significativa”.
I ricercatori ipotizzano che l'adozione di pratiche biologiche con la messa al bando dei presidi fitosanitari chimici di sintesi favorisca il vigore dei microrganismi che rappresentano la componente vivente della sostanza organica del suolo e esaltano il sapore dell’uva, dando una rappresentazione più autentica del terroir e dell'ambiente naturale della vite. Un ruolo relativo alle migliori performance organolettiche nel vino è attribuito anche al rifiuto dei fertilizzanti chimici di sintesi, che riduce la resa nel vigneto, traducendosi in miglior qualità delle uve.
La superficie a vigneto coltivata con metodo biologico nel mondo copre ormai 335.000 ettari (293.000 in Europa), il 4,7% di quella mondiale, è cresciuta del 6,7% dal 2014 al 2015 ed è triplicata dal 2006.
In Italia il vigneto biologico nel 2015 copriva 83.643 ettari (+15.6% sul 2014); aumentano non solo le superfici, ma anche i consumi interni e l’export, non una sola cantina prevede un mercato con andamenti non positivi.
L’intero comparto vitivinicolo è chiamato ad approfondire il fenomeno della produzione biologica, che con la costante crescita dell’apprezzamento del consumatore italiano e globale, con i risultati qualitativi e il forte background ambientale costituisce sempre più un’alternativa possibile in chiave di sostenibilità, reputazione del marchio, diversificazione e opportunità commerciali.
Il convegno intende contribuire alle riflessioni affrontando il tema della qualità dei vini biologici e del conseguente andamento delle cantine italiane su alcuni dei principali mercati internazionali.
Programma
14.45 Registrazione dei partecipanti
15.00 – Saluti e introduzione i lavori
Verona Fiere
Maria Ines Aronadio - Dirigente Ufficio Agroalimentare e Vini - ICE
Roberto Pinton - consigliere delegato - FederBio
15.20 - Aspetti tecnici della vinificazione biologica e ricadute sul profilo organolettico
Gestione biologica del vigneto e ricadute su qualità e sanità delle uve
Enzo Mescalchin - Fondazione Mach
La fase di Cantina e l’esperienza di Barone Pizzini in Franciacorta
Leonardo Valenti - Università degli Studi di Milano
16.00 - Gran Bretagna, Germania, Italia: numeri e tendenze del vino biologico sul mercato Europa
Silvia Zucconi - Nomisma
16.20 - Il mercato del vino biologico in USA
Salvo Bonanno - Vice Segretario Generale - Italian-American Chamber of Commerce of Midwest
16.35 - Il mercato del vino biologico in Giappone
Marco Colosi - Junior Analyst - The Italian Chamber of Commerce in Japan
16.50 - Discussione con i partecipanti e Conclusioni
Moderatore: Lorenzo Tosi - giornalista VVQ Edagricole