A luglio mi ero soffermato in alcuni post sull'uso della lavanda in cucina, un elemento aromatico poco usuale tra i fornelli, ma potenzialmente molto interessante se usato con molta parsimonia e attenzione.
Girando per giardini e orti ho visto che ancora molti cespugli di lavanda presentano fiori belli e vigorosi pur essendo nell'ultima fase della loro esplosione di profumi e colori.
Per cui ne approfitto per lasciarvi un'altra ricetta che settimane fa utilizzando i bei fiori che avevo nel giardino in cui stavo ho realizzato sull'impeto del momento.
Un condimento particolare a base di lavanda che in questo caso serve per condire un'insalata mista preparata con quello che avevo li per li, inutile dire che lo stesso condimento è abbinabile ad altre combinazioni o anche solo a un unica insalata verde.
Utilizzare i fiori è una sensazione particolare, senza esagerare mi sembra di usare l'anima delle piante, il profumo etereo mi rimanda direttamente allo spirito e all'essenza di ciò che sono e in parallelo in loro riconosco molte persone e molti aspetti dell'uomo.
Le ricette vanno prese anche per questo aspetto, cioè per il tentativo di dare voce agli ingredienti usati, farne capire l'anima e i messaggi che portano con se senza per questo cadere in un esoterismo di facciata.
Non mi meraviglierei se un domani si capisse come il bene che molti alimenti portano all'organismo è un bene maggiore quando questi stessi alimenti non si buttano giù per la bocca in maniera anonima e spregiudicata, ma si assaporano oltre che per le molecole aromatiche anche per quelle più sottili dell'anima e dello spirito che contengono.
Un sogno delirante probabilmente adesso, eppure in molti casi (parlo almeno per me) mi accorgo che c'è molta differenza tra ingozzarsi (di prelibatezze o schifezze è uguale) e guardare con attenzione il cibo che si consuma.
Guardarlo con gli occhi, percepirlo con tutti i sensi a disposizione, sentire il bene che ha dentro e che piano piano passa a noi.
Credo come scritto altre volte che l'abitudine di ringraziare il cibo prima di consumarlo abbia veramente poco a che far con le religioni come spesso si crede, è un atto naturale di chi ha capito come il cibo sia nutrimento del corpo e allo stesso tempo dell'anima.
Spero che questa ricetta un po' riesca a farlo capire grazie ai profumi della lavanda!!!
Insalata estiva al profumo di lavanda
Ingredienti per 4 persone:
- 400 g di fagiolini,
- 10 ravanelli,
- 2 carote,
- 200 g di pomodorini,
- 1 piccolo spicchio d'aglio
- 3-4 fiori di lavanda freschi,
- 2-3 rametti di timo fresco,
- il succo di ½ limone,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Pulire con cura i fagiolini e lessarli al dente o cuocerli a vapore per 5-10 minuti in base alla grandezza, devono in ogni caso restare croccanti e sodi, una volta pronti metterli in acqua ghiacciata.
- Lavare i ravanelli, dividerli a metà e affettarli, procedere allo stesso modo con le carote, lavare i pomodorini e tagliarli in 4 spicchi.
- Sbucciare l'aglio e sfogliare lavanda e timo, tritare i tre aromi molto finemente insieme e mescolarli con 3-4 cucchiai di olio, versare il succo di limone e continuare a mescolare creando una profumata emulsione.
- Riunire insieme i fagiolini cotti tagliati in piccoli pezzi, i ravanelli, le carote, i pomodori e le olive nere unendo un pizzico di sale, condire con l'emulsione profumata e dopo un'ultima mescolata portare in tavola versando un altro poco d'olio o succo di limone a scelta.