Il sapore piccante può essere dato da diversi aromi: tra cui spicca l’amatissimo peperoncino ma anche spezie come paprika o curry riescono a donare una nota pungente ai cibi. L’aggiunta di questi elementi non solo rende più interessanti i piatti ma consente di ridurre notevolmente la presenza dei condimenti grassi. In un certo senso, il gusto piccante riesce a soddisfare i nostri palati allo stesso modo, sia che si tratti di una pietanza ben condita che una ricetta light.
E allora, perché non approfittarne?
Curry, paprica e peperoncino
Cosa contiene il curry? In genere il curry contiene queste spezie, tostate e macinate: peperoncini, semi di coriandolo, senape, cumino e fieno greco, curcuma (che dà il tipico colore giallo acceso), pepe nero e foglie essiccate di curry (provenienti dall’albero omonimo).
Paprika, colore e sapore: questa spezia, ottenuta dalla macinazione di peperoni dolci o piccanti, è disponibile in varie varianti, da quella dolce a quella affumicata e piccante. La sua vivace colorazione rosso-arancio non è solo una gioia per gli occhi, ma anche un indizio dei sapori intensi che si celano al suo interno.
Peperoncino non è solo piccante: va considerato anche un alleato della prevenzione cardiovascolare. Innanzitutto riesce a sostituire in parte il sale presente sempre in eccesso nei nostri piatti. Poi apporta una ricchezza di principi attivi i cui effetti sono in continua fase di studio.
Ecco alcune ricette per realizzare piatti, saporiti ma leggeri, con queste tre spezie.