Il riccio fitto d’aculei e la buccia coriacea racchiudono una polpa dolce, nutriente e saporita che fa della castagna il frutto più caratteristico dell’autunno. Oltre a consumarle lesse o arrosto, provatele come ingredienti di piatti tipici della cucina povera, che vi proponiamo in versione più ricca e appetitosa.
Ricette: Zuppa di castagne, fagiolini borlotti e farro alla toscana - Castagne e porcini trifolati con purè di ortaggi - Minestra di castagne con le mele - Gnocchetti di castagne con spinaci e speck - Sautè di riso, broccoletti e castagne - Castagnaccio con ricotta e crema di cachi
Sono il frutto autunnale per eccellenza: forse per il loro sapore pieno e dolce, la consistenza pastosa, il piacevole rituale di sbucciarle e mangiarle ancora fumanti, sono pochi quelli che sanno resistere alla tentazione di spizzicare qualche caldarrosta passeggiando per strada o gustarne una bella manciata tra una chiacchiera e l’altra in compagnia di amici. Oltre a questo consumo estemporaneo, le castagne possono rivelarsi anche preziosi ingredienti di tanti piatti della cucina povera, dai primi come gnocchi o pasta a deliziosi dolci, senza trascurare anche particolari abbinamenti con formaggi e una vasta scelta di ortaggi invernali.
Tutto sulle castagne
Acquisto
• Scegliete castagne giovani, con la buccia lucida e setosa. Sul mercato si distinguono per il calibro.
• I pregiati marroni, dimensioni più grandi, si riconoscono per la forma a cuore, la buccia chiara con striature longitudinali, la punta poco pelosa e la base ruvida, opaca e minuscola.
• Ogni riccio contiene un solo seme. La polpa è burrosa, soffice, dolce e aromatica.
• Le castagne secche sono disponibili sul mercato sia morbide, adatte per un consumo immediato ma più facilmente deperibili, sia dure che vanno però messe in ammollo 10-12 ore prima di cuocerle, ma che si conservano più a lungo.
Conservazione
• Possono essere conservate anche per un paio di mesi, mettendole a bagno in acqua per qualche giorno e poi asciugate.
• Se vengono congelate crude una volta scongelate vanno cotte immediatamente. Per conservarle più a lungo e avere una miglior resa in sapore, è meglio congelare le castagne sgusciate e arrostite, in questo caso si possono conservare anche per 6 mesi. Vanno poi fatte scongelare e scaldate in forno.
• La farina di castagne è facilmente deperibile. Una volta aperta, va conservata in luogo fresco e asciutto e consumata quanto prima.
Cottura
• Sul fuoco: lavate le castagne, incidetele sul dorso e mettetele a cuocere, sul camino o sul fornello, nell’apposita padella con il fondo bucherellato. Per mantenerle morbide copritele con un grande foglio di carta gialla (tipo i sacchetti del pane), ben inumidito d’acqua, facendo attenzione che la carta non tocchi il fuoco. Se cotte sul fornello, rigiratele spesso e spegnete quando la buccia sarà abbrustolita. Avvolgetele in un panno umido e lasciatele riposare per 15 minuti.
• Al forno: in questo modo tendono ad asciugarsi un po’ troppo rispetto a quelle sul fuoco diretto. Per limitare questo problema cuocetele a una temperatura di 220 °C per 20-25 minuti a seconda della pezzatura. Incidete le castagne prima della cottura con un taglio poco profondo, di circa 2-3 cm di lunghezza.
• Lessate: fatele bollire intere per 40-45 minuti in abbondante acqua salata e aromatizzata con qualche foglia di alloro e dei semi di finocchio per renderle più digeribili.
• Al microonde: mettete le castagne lavate e incise in una terrina con tre dita d’acqua, copritele con un foglio bucherellato di pellicola trasparente e mettetele per 5-6 minuti nel microonde.
Apporto calorico
L’apporto energetico è molto diverso a seconda di come vengono consumate. Se 100 grammi crude forniscono 160 Calorie, bollite scendono a 120 Calorie, arrosto si asciugano e vanno a195 Calorie.
Vi proponiamo alcune semplici ricette che vi permetteranno di scoprire sapori caldi e intensi che appagheranno i vostri sensi.