Ingredienti
Per persone
Per la pasta
- 160 g Farina di frumento tipo 00
- 40 g Farina d'avena
- 90 ml Soia, latte
- 40 g Malto di riso
- 30 g Semi di sesamo
- 10 g Lievito di birra
- Sale
Per il ripieno
- 90 g Fichi, secchi
- 70 g Prugne secche
- 50 g Nocciole tostate
- 40 g Composta di fichi
- 30 g Uvetta sultanina
- 30 g Cedro candito
Per la copertura
- 20 g Semi di papavero
- 15 g Malto di riso
Istruzioni
- Ammollate le prugne secche e l’uvetta in una ciotola con acqua tiepida. Setacciate la farina di frumento e quella di avena e versatene la metà in una terrina larga. Create una fontana e sbriciolate nella cavità centrale il lievito di birra, incorporate circa metà del latte di soia tiepido e impastate bene. Coprite la pasta e lasciatela lievitare per 40 minuti in un luogo caldo.
- Riprendete il panetto lievitato e aggiungetevi le farine e il latte rimasti insieme al tahin e a un pizzico di sale. Impastate nuovamente finché la pasta si staccherà bene dal recipiente e risulterà omogenea ed elastica. Copritela e lasciatela lievitare per altri 20 minuti.
- Preparate il ripieno mescolando delicatamente le prugne precedentemente scolate e tritate, l’uvetta scolata, i fichi secchi affettati sottili, le nocciole, il cedro candito a tocchetti piccoli e la composta di fichi.
- Stendete la pasta sulla spianatoia infarinata ricavando una sfoglia sottile e ritagliate dei rettangoli di circa 8x12 cm. Distribuite un cucchiaio di ripieno su ciascun rettangolo, spennellate i bordi con poca acqua e chiudete l’impasto partendo dal lato lungo premendo bene i due lembi con le dita.
- Spennellateli con il malto diluito in poca acqua, poi passate gli sgonfiotti in una ciotola con i semi di papavero e adagiateli in una teglia ricoperta con carta da forno. Infornateli a 210 °C per circa 15 minuti o fino a quando non saranno dorati.
Note
Ritroverete nitidamente il profumo, l’aroma dei fichi e della frutta secca nella Malvasia delle Lipari, vino da dessert prezioso, carezzevole, opulento eppure mai stucchevole.