I materiali per alimenti sono oggi una presenza costante in cucina e con il nefasto arrivo del recente virus hanno assunto sempre più importanza visto che il consumo dei pasti avviene spesso a distanza e non direttamente nel locale dove vengono preparati.
Così in cucina oltre ai consueti ingredienti ogni cuoco si ritrova ad utilizzare speciali materiali per alimenti che se da un lato garantiscono igiene, tenuta delle temperature e facile trasportabilità, non sono sempre compatibili con il concetto di ambiente, natura, riuso e riciclo delle risorse disponibili.
Anzi diciamo proprio che a volte questi materiali per alimenti contribuiscono in negativo al temibile inquinamento dei giorni nostri, per questo ogni novità in questo campo è sempre una bella cosa!
Il filone dei materiali per alimenti attenti alle dinamiche ambientali e in fortissima ascesa e si stima che crescerà a livello globale di oltre 154 miliardi di dollari complessivi entro il 2028 attestandosi su un fatturato superiore a 413 miliardi.
Ma se chiedessimo a una comune persona di indicare alcuni dei materiali per alimenti più ecocompatibili probabilmente faremmo fatica a ricevere un risposta con più indicazioni.
Questo è del tutto comprensibile anche perché è veramente sorprendete scoprire che contenitori per il cibo di asporto possono essere costruiti con componenti del tutto inaspettate, vediamone alcune delle più innovative e a volte spiazzanti!
Naturalmente si inizia da quello che tutti conoscono, la carta riciclata, che oggi si avvale di cicli di lavorazione virtuosi e una capacità di sfornare varianti in termini di supporto molto interessanti.
Ci sono poi speciali miscele composte da fibre di legno recuperato nell'ambiente mescolate con nanoclay (un particolare composto di acqua e argilla) e lignina.
Anche la lavorazione dei sottoprodotti rimasti durante la trasformazione dei semi di cacao offre interessanti opportunità già praticate, così come le bucce di avena.
Assolutamente sorprendenti sono invece una speciale variante del comune cemento e soprattutto i gustosissimi funghi che oltre che in padella presto li vedremo in stampi e contenitori vari!
Tornando sul classico, infine, bisogna segnalare la collaudata plastica riciclata questa volta però recuperata da quella che impunemente lasciamo scorrazzare nei nostri mari e oceani.
Mentre un materiale del tutto nuovo e vecchio allo stesso tempo con risvolti potenzialmente rivoluzionari sembra arrivi dalla plastica con enzimi incapsulati che potrebbero smaltire questo comunissimo materiale in un giorno e mezzo.
Il processo produttivo si incarica di incapsulare molecole di enzimi nella plastica, questa una volta usata e sottoposta a un certo grado di calore vedrà gli enzimi attivarsi e disgregare il materiale che li contiene in maniera del tutto naturale.
Insomma ci attendono grandi novità sul fronte dei materiali per alimenti più vicini all’ambiente e a un mondo sempre più in difficoltà, basterà attendere qualche anno o forse solo qualche mese!!!
Ciao Giuseppe,
bello l’articolo.
In esso fai riferimento ad “una speciale variante del comune cemento”.
Riesci a dare qualche informazione in più, o perlomeno darmi spunti per una ricerca?
Grazie
Buongiorno Gianbattista,
grazie per aver apprezzato l’articolo!
Il riferimento al cemento era per una particolare miscela in cui l’aggiunta di sabbia e acqua consente di ideare particolari barattoli igienici e ambientalmente sostenibili, una notizia ancora scarna in effetti che sto anche io cercando di approfondire meglio vista la sua particolarità.
Se riesco a trovare informazioni migliori e più chiare ne scrivo di sicuro ancora!
Giuseppe